Accordi fra Its e università contro Neet e abbandoni

Istruzione terziaria. Da Nord a Sud spuntano intese tra i due segmenti formativi per scambio di docenti e collaborazioni a vantaggio dei giovani

Prove di collaborazioni stabili tra università e Its Academy per contrastare il mismatch
di profili tecnici e recuperare abbandoni precoci e Neet. In attesa del decollo dei “patti federativi” previsti dall’articolo 8 della legge di riforma degli Its Academy del 2022, da Nord a Sud spuntano rapporti con- solidati tra le due gambe della nostra formazione terziaria.
A Bergamo, ad esempio – come ci racconta il rettore, nonché coordinatore della commissione Its della Crui.

Sergio Cavalieri – l’ateneo ha avviato, un anno fa, una stretta sinergia con Confindustria e la rete degli Istituti tecnologici superiori locali, diventandone socio fondatore di quasi tutti:

«Una prima azione è legata alle opportunità Pnrr con l’obiettivo dimettere in campo progettualità comuni sui nuovi laboratori d’avanguardia. Siamo impegnati anche per realizzare insieme attività di orientamento e soprattutto diriorientamento rivolto a studenti universitari e Neet. Puntiamo a condividere il nostro modello.

Lavoriamo all’interno di un tavolo coordinato dalla locale Camera di Commercio sulle strategie per formazione e lavoro. 

Per Di Stefano (Confindustria) le sinergie vanno rese strutturali: «Basta diffidenze reciproche» Personalmente, sono favorevole a rapporti strutturati tra università e Its Academy, a patto di non disorientare famiglie e giovani. Occorrono misure incentivanti e una stretta aderenza con imprese e territori».

Anche per Guido Torrielli, presidente della rete nazionale Its Italy, «la collaborazione tra Its Academy e università permette la realizzazione di azioni organiche cruciali sui temi di orientamento in entrata e in uscita dai percorsi di studio, con recupero degli studenti attraverso progetti condivisi di reinserimento, progettazione condivisa dei percorsi didattici, come già avviene nei comitati tecnico scientifici, riconoscimenti dei crediti formativi, azioni congiunte presso le istituzioni di riferimento orientate a segnalare e superare i vincoli normativi in quanto ostativi al raggiungimento degli obiettivi condivisi».

Del resto, con un tasso di abbandono scolastico e universitario “a doppia cifra”, oltre 1,5 milioni di Neet nella fascia 1K-29 anni. annena il go.6% di 25-34enni in possesso di titolo terziario (contro il 43,1% di media Ue), un mismatch che ormai interessa un’assunzione su due, un asse tra le due gambe della nostra formazione terziaria è quanto mai necessario. In entrambe le direzioni visto che dal 2014 al 2023 sono cresciuti i diplomati Its iscritti all’università: da 6o a 342.
«La partnership tra Its Academy e università si sostanzia su diversi fronti- spiegaAntonella Zuccaro, prima ricercatrice Indire -.A partire dalla partecipazione dei docenti nei per corsi Its, ad oggi ne sono stati coinvolti 9.050. C’è poi l’attività di riorientamento e la costruzione di percorsi di studi coerenti, anche per facilitare il riconoscimento dei crediti. Ci sono alcune best practice. L’Its Academy Maker di Bologna opera sul riconoscimento dei crediti con Unimore e UniBo, ha attivato contestualmente percorsi condivisi con i player locali per ottimizzare la formazione necessaria al territorio. E ancora: la collaborazione tra l’Its Academy di Udine e l’università di Udine prevede per la laurea in Ingegneria Meccanica la riduzione del 5o%del costo di iscrizione agli esami individuali e lo sviluppo di una piattaforma di e-learning per supportare gli studenti nella preparazione degli esami. Al Sud c’è l’esperienza dell’Its Puglia per il Turismo che collabora con Unisalento per creare, oltre al riconoscimento dei crediti, forme sistematiche di “passerelle” favorendo l’orientamento dei giovani e la motivazione nelle varie fasi della vita».

In quest’ottica si è mossa anche l’università di Roma Tre che ha appena firmato un protocollo d’intesa con la filiera nazionale Its servizi alle imprese per attuare un coordinamento stabile del segmento della formazione terziaria, un primo passo verso lacostruzione di un “modello Lazio”.

«Università e Its Academy, insieme, sono un fattore chiave per la formazione di un capitale umano di qualità in Italia – sottolinea Riccardo Di Stefano, delegato del presidente di Confindustria Orsini all’Education e all’Open innovation -. Stiamo verificando in questi anni che, laddove esiste una forte collaborazione tra università e Its, si crea un altrettanto forte valore aggiunto sui territori che significa, in concreto, più produttività e competitività delle imprese e più occupazione per i giovani. Per adesso è una collaborazione ancora poco dif- fusa che dobbiamo senz’altro rendere più capillare, facendo leva anche sul
ruolo di tante associazioni industriali che ogni giorno si impegnano a fare da ponte. 

L`ANTICIPAZIONE IL SOLE 24 ORE, 28 FEBBRAIO 2025, P.11
Spazio al protocollo d’intesa tra l’università di Roma tre e la filiera nazionale Its servizi alle imprese per un coordinamento stabile del segmento della formazione terziaria: un primo passo verso la costruzione di un “modello Lazio”.

A FIRENZE TORNA DIDACTA
Dal 12 al 14 marzo, a Firenze, torna in scena Didacta, il più importante evento fieristico sulla formazione e innovazione didattica, che quest’an no cade nei più configurando come facilitatore di questo dialogo che a Didacta, il 13 marzo, vedrà un’ulteriore tappa con
un approfondimento sugli strumenti di collaborazione Its-università. Il nostro fine è rendere strutturali queste collaborazioni, rompendo
eventuali pregiudizi e diffidenze reciproche, nella logica di una “terza missione” che porterà benefici a tutto il nostro sistema educativo che sarà, così, più legato alle imprese».

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