Its ponte con gli atenei

News: 31 Marzo 2022 Its pronti a creare un ponte con atenei

Ogni volta che si deve compiere una scelta tra diverse possibili strade da intraprendere, l’aspetto fondamentale è avere, in modo chiaro, tutti gli elementi necessari e disponibili per prendere decisioni consapevoli. Questo è tanto più importante quando parliamo di formazione per il futuro delle ragazze e dei ragazzi di oggi, lavoratrici e lavoratori di domani.

Lo ripetiamo da diverso tempo: dobbiamo fronteggiare il disallineamento emergente tra offerta formativa e domanda occupazionale. Con la grande quantità di risorse a disposizione grazie al Pnrr e con la legge ora in Parlamento sulla riforma degli Istituti tecnici superiori, l’offerta formativa dopo le superiori si arricchirà ulteriormente, dando ai giovani studenti un più ampio ventaglio di opzioni, tra le quali devono essere adeguatamente orientati anche per scongiurare il rischio di continuare a registrare alti tassi di abbandono.

Orientare i ragazzi, compito delicato e vitale insieme, significa accompagnare ognuno di loro a scoprire le proprie aspirazioni, i propri desideri, le proprie attitudini e indirizzare ciascuno verso il percorso più adeguato e sostenibile a disposizione: laurea, laurea professionalizzante e Its. Orientare significa anche far comprendere che il percorso formativo non si caratterizza dalla sua durata, ma dagli obiettivi che si pone di raggiungere: l’insegnamento di un metodo e di competenze interdisciplinari e trasversali in vista di una professione futura per la laurea, la trasmissione di conoscenze specialistiche e verticali spendibili immediatamente per uno specifico lavoro gli Its. Percorsi tutti con una elevata qualità, con titoli e sbocchi lavorativi differenti.

Le università italiane, accanto agli istituti tecnici e alle aziende nella governance delle Fondazioni, mettendo a sistema il proprio contributo teorico-pratico in un percorso di formazione più applicativo, sono e saranno protagoniste anche nella definizione e nell’attuazione di percorsi che, dopo due o tre anni, portano verso il diploma di Its. Un contributo che spero possa presto essere garantito, grazie alle modifiche migliorative che si possono apportare alla legge di riforma, anche dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica.

La presenza effettiva delle università nelle Fondazioni Its garantisce, poi, il successo del ponte che vogliamo costruire e favorire a vantaggio dei giovani che, terminati gli anni di formazione nell’Its, decidano di proseguire il percorso di studi con una laurea. Un ponte che deve basarsi su alcuni saldi principi, tra cui il fatto che la valutazione del percorso professionale dal quale arriva lo studente e il riconoscimento di crediti da non ripetere – una valutazione che spetta all’università che emette la laurea – sia rigorosa per garantire la qualità del curriculum che la laurea suggella.