Cooperazione con nove Paesi africani per Piano Mattei
Roma, 8 mag. (askanews) – Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha dato una forte spinta agli ITS, Il percorso formativo solitamente biennale post diploma. Le Fondazioni ITSAcademy hanno già ricevuto parte della somma a loro destinata dal PNNR che sarà di 1,5 miliardi di euro. 450 milioni sono stati impegnati dalle Fondazioni per la costruzione o il rinnovo di laboratori innovativi e 700 milioni li stanno utilizzando per raddoppiare il numero dei percorsi formativi, favorire le attività di orientamento e istituire borse di studio. Questo è emerso dal confronto odierno fra il Ministro Valditara e le Fondazioni ITS Academy che si è svolto al ministero.
Gli ITS – si legge in una nota – svolgono un ruolo cruciale nell’ambito della formazione professionalizzante. Basti pensare che l’80% dei diplomati trova lavoro nel giro di un anno. Inoltre l’articolazione delle Fondazioni in dieci differenti aree tematiche – Energia, Mobilità sostenibile e logistica, Chimica e nuove tecnologie della vita, Sistema agroalimentare, Sistema casa e ambiente costruito, Meccatronica, Sistema moda, Servizi alle imprese e agli enti senza fini di lucro, Tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo e Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e dei dati – contribuisce a rafforzare il sistema ITS Academy, rendendolo più competitivo e innovativo.
Anche sul piano internazionale il sistema degli ITS gioca un ruolo fondamentale. Partecipa, infatti, al ‘Piano Mattei’ che ha come fine la cooperazione strategica con nove Paesi africani: Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Costa d’Avorio, Etiopia, Kenya, Repubblica democratica del Congo e Mozambico. Sono già in costruzione vari progetti pilota con scuole secondarie superiori africane per la promozione della formazione e aggiornamento dei docenti, l’avvio di corsi professionali e la collaborazione con le imprese, in particolare presenti all’Estero. «Ringraziamo il Ministro Valditara per la grande attenzione che sta rivolgendo al sistema degli ITS Academy, anche attraverso l’importante riforma che istituisce la filiera formativa tecnologico-professionale e che attribuisce alle nostre Fondazioni un rilevante ruolo. Siamo convinti che il costante dialogo instaurato contribuirà a rendere più semplice l’attuazione del PNRR nel rispetto della flessibilità del nostro sistema e a guardare con ottimismo al futuro”, ha commentato il presidente di Rete ITS Italy Guido Torrielli.
In Italia pochi diplomati terziari, ecco perché università e ITS hanno qualcosa da dirsi
In Italia, solo il 30,6% dei giovani tra i 25 ei 34 anni possiede un diploma terziario, un dato inferiore alla media europea del 43%. Questa lacuna formativa incide sull’occupabilità e sulla capacità delle aziende di reperire competenze avanzate.